<<Più sensibili dei loro confratelli all’erosione dello stile swing>> (André Hodeir, i partecipanti a queste jam session e incontri after-hours stimavano che il jazz praticato allora fosse stato sfruttato fino all’estremo limite del possibile e che i solisti girassero in tondo all’interno delle stesse formule armoniche, degli stessi tipi di arrangiamento, sullo stesso background ritmico. La tecnica, il virtuosismo e l’invenzione dei maestri dell’epoca (Armstrong, Tatum, Coleman Hawkins, Lester Young, Benny Goodman, Lionel Hampton, Jo Jones, Sid Catlett...) raggiungevano una tale perfezione che sembrava impossibile far meglio nella stessa direzione. Ci si può chiedere, d’altronde, se la ipersofisticazione armonica degli Hawkins (che reclutò con entusiasmo dei giovani bopper), Tatum, Ellington, Dodo Marmarosa, come pure la libertà melodica e ritmica di un Lester Young e di un Roy Eldridge, o l’efficace scioltezza di un Jo Jones presso Basie non prefigurassero i rivolgimenti del bop... ...continua la prossima settimana... Appuntamento oggi alle 23:00 con la BEBOP PLAYLIST |
AuthorMarco Girgenti Meli - Station Manager Archives
Gennaio 2021
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